In Mikrokosmos, Rassegna stampa

Fonte: Mixa – il magazine dell’Italia multietnica

Autore: di  Chiara Pizzimenti 

Data: 21/05/2011

 

Far sentire la voce di tutti

Oltre 90 concerti per il coro multietnico Mikrokosmos.

Alla prima prova c’erano quattro persone: il direttore, un iraniano, un marocchino e una signora emiliana. Alla seconda erano quasi raddoppiati, in poche settimane si è arrivati a 21. Ora sono 45 persone, ma sono state anche più di 60. E’ la storia di Mikrokosmos – Coro Multietnico di Bologna. A farlo nascere, nel settembre 2004, con la collaborazione del Quartiere S. Donato e del Centro Interculturale “M. Zonarelli”,è stata l’iniziativa del maestro Michele Napolitano. Primi obiettivi: promuovere l’integrazione dei cittadini stranieri e contribuire ai processi d’interazione e comunicazione tra persone di culture differenti.

Da allora il coro ha partecipato a festival, rassegne ed eventi culturali, oltre a concerti propri e a serate di solidarietà e raccolte fondi all’immigrazione e all’intercultura. Lo ha fatto nelle sue variabili formazioni perché il coro è multietnico, interculturale, ma anche intergenerazionale, si va dai 15 ai 60 anni, e variabile nei numeri visto che spesso ci sono partecipazioni temporanee, come quelle degli studenti che partecipano al programma Erasmus. Finora oltre agli italiani, circa il 70%, sono arrivati coristi da mezzo mondo: Argentina, Austria, Belgio, Bolivia, Bosnia, Brasile, Camerun, Canada, Croazia, Filippine, Francia, Germania, Giappone, Giordania, Gran Bretagna, Iran, Macedonia, Marocco, Nigeria, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Repubblica Democratica del Congo, Romania, Senegal, Stati Uniti, Sudan, Svezia e Svizzera.

Come sono arrivate tutte queste persone? Così risponde Michele Napolitano: “Pubblicità porta a porta, comunicati stampa, locandine nei supermercati frequentati dagli stranieri, call center e tanto passaparola”. Ci sono persone che vivono in Italia da anni, studenti stranieri, ma anche persone appena arrivate. “Spesso – spiega Napolitano – frequentare il coro è stato un modo per inserirsi, anche per trovare casa”. Anche il repertorio, fatto di musiche popolari da tutto il mondo, nasce dall’incontro e dal confronto fra le persone. “All’inizio – aggiunge il direttore – sono partito da ricerche personali di musica etnica, poi abbiamo inserito brani suggeriti dagli stranieri”. Anche il più recente progetto va dalla Sicilia alla Repubblica Ceca: vengono da parti diverse del globo infatti nenie e melodie per la nanna della seconda “Rassegna di primavera”.

www.mikrokosmos-cm.it

DI CHIARA PIZZIMENTI (19 MAGGIO 2011)

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