Fonte: La Repubblica di Bologna
Autore: di Antonella Cardone
Data: 28/10/09
Mikrokosmos, il piccolo coro dal mondo
Il coro è composto da figli di coppie miste e immigrati e le iscrizioni sono sempre aperte Cantano Bella ciao e Yawe kumama, Tu scendi dalla stelle e Lamma bada yatathanna, Quarantaquattro gatti e i canti gregoriani. Canzoni africane e arabe, italiane e indiane, esteuropee e sudamericane: le prove del nuovo corso autunnale del coro interculturale Mikrokosmos dei piccoli sono appena iniziate, e già tra le righe del pentagramma ogni differenza svanisce e domina solo la musica.
«Oggi il coro dei piccoli – racconta il maestro Michele Napolitano, promotore dell´iniziativa con sede al Casalone nel quartiere San Donato dall’associazione Mikrokosmos – è composto da circa una ventina di bambini, dai tre ai dieci anni, figli di coppie miste o di immigrati. I genitori che scelgono di far fare l´esperienza del canto ai propri figli vengono da noi non tanto per cercare “l´integrazione”, ma perché i bimbi mostrano la passione per la musica. E comunque, per i più piccoli il fattore interculturale non è la caratteristica principale del coro. Questo è un posto dove cantare e stare bene assieme, la vedono come un´esperienza bella in sé. Siamo noi grandi a puntare sul tema “interculturale”, per evidenziare un aspetto della nostra attività e mostrare la normalità dello stare insieme».
E´ la filosofia su cui vive il coro Mikrokosmos dei “grandi”, la realtà più strutturata dell´associazione: è attivo ormai da cinque anni, e tanta parte del repertorio da cui attingono anche i piccoli proviene da qui: spirituals africani, opere liriche dell ´Europa dell´Est, ballate indiani portati negli anni da studenti e lavoratori provenienti da ogni parte del mondo. Formato da oltre sessanta voci tra i 12 e i 60 anni, il coro dei grandi ha raccolto ad oggi persone provenienti da più di venti paesi.
Nel vastissimo repertorio del coro si riesce a rispettare sempre il politicamente corretto? «E´ un concetto che varia a seconda del momento storico – risponde Napolitano – e questo ai bambini lo illustriamo. Noi contestualizziamo ogni canzone che presentiamo, raccontiamo cosa c’è oltre le parole del testo, e spieghiamo che conoscere un po´ dell´altro può essere positivo per tutti».
Il coro è ospitato dal centro anziani del Casalone, le iscrizioni sono sempre aperte. La frequenza è gratuita e, spiega il maestro Napolitano, «vorremmo continuare a tenerla tale. Un sostegno per l´organizzazione finora l´abbiamo avuto dal Quartiere San Donato, ma ci piacerebbe trovare anche sponsor privati».
28Concerti pubblici sono previsti il 5 dicembre al Museo della Musica, il 13 dicembre al Quartiere San Donato, mentre il 20 novembre i bambini saranno in tournée a Torino per la rassegna di voci bianche.