In Michele Napolitano, Rassegna stampa

Fonte: Il Domani

Autore: Irene Bisi

Data: 28/07/2005

Cultura & Spettacoli Giovedì 28 Luglio 2005 23

Hanno partecipato da tutto il mondo al premio per direttori di coro

 

 

Un bolognese tra i finalisti del concorso “Ventre”

E’ il giovane musicista e cantante Michele Napolitano.

C’è anche un bolognese tra i dieci finalisti della terza e- dizione del Concorso Internazionale per direttori di coro “Mariele Ventre” che si terrà in ottobre per ricordare la fondatrice del Piccolo Coro del- l’Antoniano.

Tante e da tutto il mondo le domande di partecipazione, ma tra i candidati solo 31, provenienti da 16 nazioni diverse (dalla Germania, dalla Corea del Sud, dalla Bulgaria, dalla Grecia, dal Kenia e dal Ve­nezuela), sono stati ammessi alle selezioni per le finali che si sono tenute a Bologna nei gironi scorsi. Tra gli otto candidati italiani sottoposti al giudizio della giuria internazionale (composta da personalità eminenti nel­l’ambito della musica corale), solo u- no ha passato la prova, accedendo quindi alla finale di ot­tobre insie­me ad altri 9 concor­renti da tutto il mondo.

Lui è Mi­chele Na­politano , diret­tore di coro, cantante e com­positore trentatreenne ori­ginario di Torino ma da anni residente a Bologna. Qui Na­politano, che ha alle spalle studi di violino, si è diplo­mato in musica corale e di­rezione di coro al Conser­vatorio Martini con il mae­stro Pier Paolo Scattolin. Perfezionatosi poi alla Hog- skolen I Tromsoe norvegese con Ragnar Rasmussen (che tra l’altro ha vinto la prima edizione del concorso “Ma­riele Ventre”), Napolitano è tornato a Bologna dove, dal 2004, dirige il coro multiet- nico amatoriale Mikroko- smos (nella foto), fondato in collaborazione con il quartiere San Donato, per e- ducare alla musica un grup­po di dilettanti italiani e im­migrati provenienti da Ar­gentina, Camerun, Canada, Francia, Giordania, Iran, Romania e molti altri paesi.

Già vincitore di numerosi concorsi, Napolitano si pre­para a dirigere, duranti le finali che si terranno al Mu­seo della Musica dal 5 al 9 ottobre, tre diversi comples­si vocali, ciascuno specializ­zato in un repertorio di e poca diversa (dal Barocco al­la musica contemporanea). «Quella per la musica corale è una passione che ho fin da piccolo – racconta il diret­tore – Quando sono venuto a Bologna mi sono iscritto al Dams e parallelamente ho voluto approfondire il lato tecnico della musica cora­le». Su quali siano le carat­teristiche del buon direttore di coro Napolitano ha le idee chiare: «Ci vuole una grande capacità comunicativa, met­tersi in gioco e svere rispet­to per chi si ha davanti – dice – Inoltre bisogna cercare di esprimere con i gesti le e- mozioni che sono già scritte nella musica». Musica che, secondo lui, ha un grande potere, quello di avvicinare e far dialogare pacificamen­te culture diverse, le stesse che ha deciso di riunire e mettere a confronto con il “suo” coro, il Mikrokosmos (che ha sede al centro Zonarelli): « È composto da una trentina di elementi in arrivo da tutto il mon­do. Insieme proponiamo un reperto­rio di musica popolare in­ternaziona­le: a volte so­no proprio i coristi a insegnarmi e pro­pormi le musiche che lo poi arrangio. In questo caso la musica – spiega – si rivela un veicolo straordinario e il co­ro un ottimo strumento per lo scambio e la crescita col­lettiva, non solo in ambito musicale: si lavora insieme per esprimere emozioni e nello stesso tempo si realiz­za, in piccolo, l’idea della pa­ce». E il coro, la sua crea­tura, è tra i primi pen­sieri anche in occasione del concor­so: «Mi pia­cerebbe che attraverso il concorso le i- stituzioni bolognesi, il Comune o la Provincia, si accorgesse­ro che ci sono persone che fanno musica In modo serio anche se a livello amatoria­le. Spero che prossimamen­te lo spazio per la musica aumenti, anche a scuola».

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